Verso quale porto? Inquinamento acustico e atmosferico a causa del porto commerciale

Che succederà con il nuovo terminal container?
La nostra lotta continua: inviata lettera alle autorità competenti.

Il porto commerciale di Termini Imerese fronteggia direttamente il centro abitato; questo fatto provoca seri problemi alla vivibilità dei cittadini termitani e forti timori per la salute.

Le nostre preoccupazioni sono ulteriormente aggravate in relazione al progetto del nuovo terminal containers, che sarà avviato probabilmente l’anno prossimo sulla banchina di riva, a pochi passi dalle case del “Torracchio”.

Quanto rumore in più? Quanto fumo in più si genererà con l’arrivo della nave containers, che si aggiungerà agli attuali traghetti? Quali saranno gli ulteriori impatti negativi sulla città?

Già oggi, il fatto che la nave traghetto arrivi o parta da Termini Imerese durante la notte costituisce un fatto insopportabile per molti cittadini. Il nostro sonno è messo a dura prova!

Ma è solo un problema di sonno? NO. La vicinanza del porto alle nostre case pone serie preoccupazioni nella popolazione per l’inquinamento atmosferico e la propria salute: che cosa respiriamo, ogni giorno, con un porto così vicino?

Alle legittime domande dei cittadini andrebbero date risposte certe e circostanziate. Invece poco o nulla si sa in merito.

Su questi temi il Comitato “Città-porto per un futuro sostenibile” ha inviato alle Autorità Competenti una lettera di protesta e di sollecito a provvedere a tutte le dovute rilevazioni necessarie e previste per legge:

-abbiamo chiesto al Sindaco e all’Agenzia Regionale per l’Ambiente (ARPA) di fare le dovute rilevazioni, misurando le emissioni nel periodo notturno e nei luoghi più sensibili dell’abitato, a cominciare dal “Torracchio”;

-abbiamo chiesto all’ARPA di attivare un monitoraggio per capire quali sono le esposizioni a lungo termine all’inquinamento atmosferico e al rumore, per capire se ci sono implicazioni per la salute pubblica, soprattutto in considerazione dell’aumento delle stesse con il prossimo avvio del terminal containers;

-abbiamo chiesto all’Autorità di Sistema Portuale di valutare la fattibilità di un cambiamento degli orari del traghetto per Civitavecchia e Napoli, evitando le ore notturne;

-abbiamo chiesto, sempre all’Autorità di Sistema Portuale, di attivare immediatamente tutte le procedure di valutazione ambientale sulle modifiche al Piano regolatore Portuale previste dal DPSS, tra cui anche il terminal containers, valutando l’opportunità di sospendere per il momento i procedimenti che riguardano opere non soggette ad una valutazione ambientale positiva.

Allo stato attuale, nessuna valutazione di impatto ambientale è stata realizzata sulle nuove previsioni del DPSS (il documento programmatico dell’Autorità di Sistema Portuale approvato nel 2022, che prevede il nuovo terminal containers), in virtù di una deroga legislativa al Codice dell’Ambiente alquanto controversa. Basti pensare che anche un semplice piano di lottizzazione può essere sottoposto a VAS… Le procedure di valutazione ambientale dovranno essere comunque necessariamente realizzate con la successiva variante al PRP.

Ma nell’attesa della variante al PRP ? L’autorità di Sistema Portuale non pare sia intenzionata ad aspettare la sua approvazione per l’impianto del terminal container, per il quale saranno a breve spesi 8 milioni di euro a valere sui fondi del PNRR/ZES, per i quali era stata annunciata la gara addirittura lo scorso aprile 2023.

Il terminal containers, dunque, sarebbe avviato senza una preventiva valutazione degli impatti negativi sulla città.

Il Comitato “Città-porto per un futuro sostenibile” non può condividere queste scelte, che sono fatte solo in danno della città di Termini Imerese.

Attendiamo delle risposte concrete a quanto richiesto e in caso contrario chiederemo ai cittadini termitani di mobilitarsi con noi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *